La casa sulla scogliera.
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Dov’è la casa sulla scogliera,
la casa della nostra sera
fatta su sassi eterni e desideri di paura?
Nel mare delle nostre tempeste,
procellarie di passioni notturne,
scontravano desideri incontrollati
sbattuti dalle onde solitarie.
E tu sorridevi dalle rocce eterne
dell’antica scogliera, contavi le stelle
e i dolori nel tempo infinito,
cullavi il passato perduto
tra gli occhi del cielo in tempesta.
Dov’è finita la nostra casa di mare,
battuta dalla costa rocciosa,
desiderio di venti di guerra
rifugio di stelle solitarie?
Dalla nebbia nascosta del nostro amore,
perduto come un gioco di antiche parole,
sorgono lacrime di vecchi ritorni.
Non è più tempo, son chiusi
gli occhi
di un’avventura, perduto è il mare
dei nostri sogni, restano solo antiche macerie
fatte di vento, fatte di stelle,
fiori di pesco su antiche ferriere,
come macigni sulla scogliera. |
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Assenza.
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Cadono sogni su fredde
mattine d’inverno,
lo specchio annerito
davanti, una strada,
poi tanti ricordi.
Istante di vecchi ritorni,
sorriso salpato per mare
di troppo silenzio.
E vorresti sentire una voce,
una piccola flebile voce
che desti il mattino.
Risveglio fatto di niente,
amaro sapore e caffè
che si perde nell’aria.
Assenza dei passi,
silenzio,
calore che cede
al rimpianto.
Saperti vicina,
lontana, perduta…
Poi solo pensieri,
parole di musica antica
su strade scolpite
dal vento. |
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Cantar de Cuba.
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Popolo antico perso tra le stelle,
soffi di vento e sogni del passato,
culla di solitudini, rimpianti,
tramonti solitari in riva al mare,
sorrisi e balli, canti disperati
inarrivabili come i tuoi ricordi.
Ti penso. Coltivo un sogno e perdo
una speranza, memoria di racconti
sbiadita, su tristi sorrisi di vecchi,
parole ripetute in fretta che scalano
vette insondabili del tuo passato.
Il cuore della notte si avvicina,
grida parole d’amore e rivoluzione,
un guerriero per le sierre antiche
riflette rughe scavate di dolore,
nella memoria un triste comandante
così diverso, ormai così cambiato….
Allontanare i miei passi dal tuo divenire,
impossibile momento fatto di sguardi,
sognare un ritorno e due occhi come stelle
d’una notte nera senza tempo, poi solo vita
dimenticata e speranza nell’alba infinita,
perduta su sconfitte che non fanno la storia. |
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Notturno.
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Perdersi nel sogno d’una notte,
confuso ricordo su lieve rumore
di pioggia, che abbandona dolore
e silenzi al destino del tempo.
La solita coltre di vento,
scogliere distratte scolpite
su vecchi sapori di mare.
Momenti di vita e d’amore
da un vecchio balcone,
nella notte sfiorita su sogni
che non fanno destare.
Rimane un passo da ricordare,
un lieve rumore di scarpe
sul vecchio selciato.
Non altro, nel cielo distratto,
se non poveri e vecchi silenzi
lasciati su strade di notte
al riparo di sguardi lontani. |
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Antiche strade.
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Tamerici e pensieri
contro un’alba distratta,
su voli di vecchi gabbiani
per rade annerite di mare.
Rumore di vento
che canta parole
disperse nel volo
di sogni remoti.
Passi lenti scolpiscono
strade di ricordi.
Cade su scogliere
solitario divenire
d’un passato
che accarezza la notte. |
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