Raccolta poesie di:

Graziano Mannozzi


Indice della raccolta:


Magia. Una notte. Preghiera.
L'uomo che accende la luna. Il compleanno di Susanna. Noor.
La balia. Cronaca della nascita. Guardando il mare.
Curriculum vitae. L'invisibile. Itinerario.
Itinerario bis. Anonima. Il potere.
L'incontro. La frontiera.



 



Magia.


Magia,
tutto é magia
anche io sono un mago
e come un bambino,
posso fare di un pennello
una grande foresta:
di un pezzo di cencio,
un uccello:
posso nascondermi sotto un tavolo
senza paura,
perché io sono un mago
nel magico universo.




 
 




Una notte.

Divertente notte,
nero il cielo,
un guizzo,
un fulmine che squarcia
e illumina le gocce,
pianto d'amore che scende con lieve fragore,
vidi il vento che, da supremo compositore,
con esse giocare,
soffiandole dove gli pare.
Un concerto, suonato dalle forze potenti,
con l'amore per i fiori,
dei piccoli elementi.




 
 




Preghiera.

Tu,
Signore della vita,
anima dei fiori, frutti
e del respiro,
la terra é il tuo corpo,
il cielo é il tuo orizzonte.
E' tuo, Signore della vita,
lo scrigno del vento,
é tuo, il segreto delle stagioni,
é tua, Signore della vita,
la sorgente delle forme,
che trionfa sopra la morte
e ciò che contengono i giorni.




 
 
 




L'uomo che accende la luna.

Ascoltandomi a lungo,
molto a lungo,
facendo mari e monti,
ho scoperto il mio compito:
accendere la luna ogni giorno,
non é così difficile.
La luna si accende facilmente,
però ci vuole molta attenzione,
per capire dove si nasconde.
Anche il sole la cerca,
dobbiamo solo cogliere l'attimo,
quando si posa sulla cima del monte,
essere lì,
ed il gioco é fatto.




 
 
 




Il compleanno di Susanna.

Al primo raggio di sole,
la farfalla si svegliò,
si accesero i colori delle ali
e volò,
disegnando la luce
si posò sopra un papavero appena sbocciato,
lo baciò intensamente
e poi sul glicine.
E poi, e poi
attraverso la magia del giorno,
fino all'eterno,
ecco il tuo giorno amore mio,
un giorno intenso,
in te cresce un figlio
vivendo con me, un sogno.




 
 




Noor.

A Benares, abbiamo conosciuto l'essenza
distillata da un fiore,
che fiorisce in alta quota,
Noor,  il nome di un'essenza che incanta.
Ora, Noor,
il nome di una bimba,
sostanza della vita,
a Benares, tu eri nel silenzio sapiente degli avi,
poi sei scesa nei nostri baci,
nel ventre di tua madre.
Il sapiente silenzio a preso forma,
regalandoti al tempo e all'eterno,
i nostri baci che si posano sulla tua pelle,
le nostre carezze, che si adornano della tua bellezza,
i nostri occhi, che si incantano,
il nostro rerspiro, che si fonde,
nei colori del giorno,
nel sonno,
il nostro animo é attento al tuo segreto,
insieme siamo avvolti nel magico mistero della vita,
che in te si chiama Noor,  luce
in noi Graziano e Susanna.




 
 




La balia.

Seni grondanti di nettare bianco
placano il pianto,
una bocca che succhia
un fiume
che scorre da una vita all'altra,
un bacio che succhia l'amore
da sempre,
il mare corteggia la spiaggia
seno, labbra
il sole tramonta
colorando il sogno
dell'alba,
il respiro,
il canto,
la via,
il dono.




 
 
 




Cronaca della nascita.

Lì dove ho preso corpo
mi formavano ed informavano,
lì dove ho preso corpo
ricevevo, incominciavo,
lì dove ho preso corpo
non c'erano confini
ecco la spinta
sono nato
l'aria,
la fame,
il vuoto,
subito al lavoro,
respirare,
succhiare,
farsi avvolgere,
smarrito piango
vengo avvolto e succhio
entro nel tempo
la mamma, il babbo, il mondo
molte voci dicono
molte mani fanno
tanti occhi vedono
attento ascolto, guardo, sorrido.




 
 
 




Guardando il mare.

Nelle dorate onde
è tutto un marcire
e germogliare,
delle forme,
dei colori,
degli odori,
dei sapori.




 
 
 



Curriculum vitae.

Coinvolto in un archeologico creare,
viaggio dai Faraoni
al messaggio dei Budda,
inseguo le tracce dei conquistatori
leggendo i Greci che raccontano,
dando un'occhiata al Cristo
godo di quanto di bello abbiamo fatto
per essere riconosciuti Re
o
messaggeri di Dio,
castelli o cattedrali,
tombe o cimiteri,
obelischi e coppe,
curioso mi abbandono alla seduzione delle vesti
che incantando
nascondono corpi che attraggono, intrattengono, partoriscono
ridendo e piangendo, nell'ondeggiare dell'amore
nel vapore la sorgente, il fiume che scorre, il pane
nel tramonto c'é l'alba di un nuovo giorno
nell'amare Susanna vivo
con lei osservo la vita che si svela
realizzando forme, colori, profumi
sognando di avere intorno a me creazioni di altre mani.




 
 
 




L'invisibile.

Tutto è grigio,
il mare aggredisce la spiaggia,
sospeso nell'aria
il grande pescatore
volteggia,
attimi di intensa luce
uniscono la distanza
tra nubi e acqua,
boati
sul continuo schiaffeggiare delle onde e i tintinnii
una finestra aperta,
eccoci
appoggiati a un intenso infinito abbraccio
coinvolti, avvolti
sorseggiamo l'amore
il sole,
l'azzurro orizzonte,
il mare che accarezza la sabbia,
il profumo dei fiori, del pane,
la bimba che succhia il seno
il grande pescatore volteggia
il gatto fusa
sulla finestra aperta.




 
 




Itinerario.

L'uomo,
la donna,
la mamma,
il figlio,
l'uomo?
Il maschio vaga
la femmina,
il figlio,
la mamma.




 
 




Itinerario bis.

Eccoci nella nostra storia,
coinvolti nel segreto
di una invisibile attrazione,
che ci nomina
Re e Regina
di un regno di radici, fiori e figli
dell'alba e della luna
dove si coltiva
il pane e il vino
qui
si gusta il sapore, il profumo
del vivere insieme.




 
 
 




Anonima.

La mamma é
la porta,
la culla,
il sipario
fra
il mistero e la luce
la fontana.
dal sogno al tramonto.




 
 
 




Il potere.

Ho
stringo
non concedo
ho paura di perdere
mi sento solo
nessuno mi ama.






L'incontro.

Il canto
illuminò la statua
che si commosse
prese vita
e lacrime feconde bagnarono le labbra
accendendo il sorriso
il pianto del bambino
entrò nel canto
e tutto scendeva e saliva
formando e scoprendo il mondo
dove ogni luogo
ogni essere
é
un angolo senza confini.




 




La frontiera.

Un'energia sottile
incomprensibile
conduce alla frontiera
il confine della realtà
il paesaggio racconta con
i soliti colori
nuovi affascinanti contorni
qui, il nemico e il conquistatore si incontrano
il fiume scorre
sull'altra riva parlano
una strana lingua
vivono giuochi che non conosci
ti senti solo
un gghe-e
il bambino ti chiama
un gghe-ee un ggho-o un ggha-a
gli occhi si incontrano
il pianto ti vuole
un sorriso ti appaga
il giuoco comincia
carezze e baci
il fuoco si accende
il fumo richiama
un gghe-eee un ggho-ooo un ggha-aaa un gghu-uuu
le mani
un gghe-eee un ggho-ooo un ggha-aaa un gghu-uuu
i piedi
il sentiero dell'uomo
il sentimento
l'incontro.




 

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Data di pubblicazione 13/10/99
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Ultima modifica 24/01/2000