Offri il grembo fecondo a questa tarda luna
lusitana, amata mia, e godi al suo chiarore
mentre ti guardo e m'eccito perchè triste
è il fado e triste è il mare per
chi non torna
le vele ha spiegato il desiderio al lento e sordo
calpestio della morte sull'anima mia piagata
offri il grembo fecondo, amata mia, offrilo
inarcandoti finchè il fallo di luce non
penetri
nel profondo del tuo piacere che s'avanza
ora innanzi ora al seguito della certa morte
voglio che l'illuminazione mi colga impreparato
voglio che al culmine dell'amplesso lunare
capisca da quale mare nasco ed in quale mi perdo
oceano infinito
di ogni sapere di ogni limite
che qui ci condanna a non tentar
altra via oltre l'eternità
offri il grembo fecondo alla luna lusitana
dalle il sorriso del mio piacere
poi chiudi questa storia lontana
immaginandola. |